venerdì 13 febbraio 2009

Intercettazioni, bavaglio per la stampa. Csm: viola la Costituzione

Lo slogn della maggioranza - "Pubblicate i fatti, ma non gli atti" - fa infuriare l'Ordine dei giornalisti che, per l'ennesima volta, chiede un incontro urgente al governo sulle intercettazioni e sulla norma capestro che, con un tratto di penna, cancella d'emblée la cronaca giudiziaria. Fino al dibattimento nessun atto, neppure per riassunto, potrà essere reso pubblico. E i testi degli ascolti mai. Per il Csm è una previsione che contrasta "con i valori dell'articolo 21 della Costituzione", quello che garantisce la libertà di stampa ("Non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure"). L'Ordine rende pubblico il suo "allarme", pensa a una "mobilitazione generale della categoria", è disponibile "a una soluzione di equilibrio tra il diritto alla privacy e quello all'informazione". Il Pd, che parla di "inaccettabile mordacchia" ...
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(Fonte: Repubblica.it)

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