martedì 9 dicembre 2008

Il web riuscirà a cambiare una legge? Forse sì




















"Vite...Vite spezzate, vite cancellate, ricordi spazzati via.Sogni, speranze, idee, tutto distrutto. Perso. Un attimo, e il silenzio come un martello infrange i rumori vitali dell'esistenza. E li spegne. Li azzittisce. E lascia senza parole noi che ascoltando di tragiche 'fatalità' restiamo basiti facendoci mille domande sul perché e per come esse siano potute accadere".

E' con queste parole che un gruppo nato su Facebook (il social network più popolare del momento) con il nome "galera certa a chi uccide guidando in stato di ebrezza" è riuscito a raccogliere ad oggi ben 21mila adesioni.... Lo scopo che vuole raggiungere questo gruppo e il suo fondatore, Luca Caruso, è riuscire ad ottenere da parte delle Istituzioni la necessaria attenzione su un tema ormai all'ordine del giorno: la morte delle persone sulle strade causata da chi guida in stato di ebrezza o sotto l'effetto di stupefacenti. Riuscirà il Web e i cittadini che lo popolano ad ottenere che i giudici applichino la legge interpretandola al massimo delle aggravanti quando si verificano incidenti simili??? Un'impresa non facile ma neanche impossibile....Prima le persone scendevano in piazza per protestare o battersi per qualcosa in cui credevano. Ma dalle manifestazioni di piazza non si riusciva mai a capire il numero della gente effettivamente presente. Ora le persone non solo scendono in piazza, ma si organizzano sul Web. E attraverso le adesioni in Internet a gruppi come quelli creati su Facebook vengono fuori numeri precisi. E con numeri precisi qualcosa forse si potrà cambiare oggi grazie al WEB.

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