Il giornalismo partecipativo è il termine con cui si indica la nuova forma di giornalismo che vede la partecipazione attiva dei lettori, grazie alla natura interattiva dei nuovi media e alla possibilità di collaborazione tra moltitudini offerta da internet.
L’informazione è sempre stata fatta principalmente da professionisti, poiché nel mondo dei mezzi di comunicazione di massa farla arrivare ai destinatari attraverso i canali mainstream – stampa, radio e televisione – è molto costoso e richiede organizzazioni complesse. Con l’arrivo di internet, o meglio della messaggistica istantanea, del peer-to-peer, dei “feedback” e delle interfacce user-friendly, chiunque può non solo comunicare ma informarsi e informare praticamente a costo zero. “L’idea di base è che le persone hanno gli strumenti per creare i loro contenuti, lo faranno, e questo sarà il risultato di un’emergente conversazione globale”. A parlare è Dan Gillmor, famoso giornalista, fino ad ora editorialista tecnologico del quotidiano della Silicon Valley, il San Jose Mercury News, e blogger della prima ondata.
Si può arrivare a produrre propri video: VIDEOBLOGGING
Le fasi del videoblogging:
- Ripresa in digitale
- Uploading su piattaforme come YouTube o MySpace
- Pubblicazione su siti/blog tramite embedding
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